SMX Milan 2015: lo stato del digital marketing
Si è conclusa con un grande successo la manifestazione SMX Milan 2015 – Search and Social Media Marketing Expo, organizzata da Business International e Fiera Milano Media dall’11 al 13 novembre. Oltre 50 esperti di fama mondiale hanno partecipato all’evento, fornendo la propria visione e i propri consigli su tutto quello che riguarda il digital marketing, dal SEO al SEM.
La sessione di incontri si è aperta con un’ospite di eccezione, Maile Ohye, Senior Developer Programs Engineer di Google, che ha dato la propria visione sul futuro della comunicazione digitale, spiegando come l’utilizzo degli smartphone si stia spostando sempre di più verso le app (88% della navigazione da mobile avviene dentro alle app, solo il 12% tramite browser) e come Google abbia lavorato sull’app indexing per integrare i contenuti delle app nei risultati delle ricerche, ora anche sui dispositivi Apple con iOS 9. L’altro aspetto essenziale per Google è puntare sempre di più a dare rilevanza ai contenuti di qualità e coerenti con lo scopo del sito che li ospita, piuttosto che a quelli che puntano sull’ottimizzazione SEO per forzare il miglioramento di ranking. Interessante in particolare la considerazione di Ohye sullo span di attenzione del pubblico online: sarebbe di appena 8 secondi (contro i 9 secondi di attenzione media di un pesce rosso), quindi abbiamo solo due o tre parole per colpire i lettori prima che passino ad altro.
Negli USA, l'88% del tempo sugli smartphone viene usato con le App, solo il 12% su browser. #smxmilan pic.twitter.com/nj1EfZct3m
— GO Digital (@godigitalit) November 12, 2015
Molti gli argomenti di cui si è discusso, con visioni diverse, a volte addirittura contrastanti, su quello che è lo stato attuale del digital marketing e quello che potrà essere il suo sviluppo futuro. Grande attenzione è stata posta sulla qualità dell’esperienza d’uso da parte degli utenti, che Google analizza con attenzione e che diventa sempre più un parametro di giudizio fondamentale per raggiungere le prime posizioni nei risultati delle ricerche. Daniel Furch, di Searchmetrics, ha spiegato come il termine SEO debba diventare acronimo di Search Experience Optimization, con una serie di suggerimenti pratici per la realizzazione di siti funzionali, a cominciare dall’uso di strutture ordinate e ben leggibili, oltre che ricche di contenuti multimediali.
Non bisogna più concentrarsi sulla Search Engine Optimization, bensì sulla Search Experience Optimization #smxmilan @DanielFurch
— GO Digital (@godigitalit) November 12, 2015
Altro argomento caldo è stato il remarketing e retargeting, che in termini di efficacia al momento è la pratica più consigliata per finalizzare le vendite online. Oltre agli strumenti già noti di Google, ora anche Facebook permette di gestire agevolmente campagne di questo genere, con costi inferiori e ottimi risultati se vengono utilizzate correttamente. Ci sono anche qui diverse regole da tenere presenti, per esempio non si può pensare a un remarketing “unico” per tutti i clienti, indipendentemente da quanto è passato dalla prima visita. Si calcola che la maggior parte dei recuperi di carrelli abbandonati (ovvero acquisti online non portati a termine) avvenga entro un giorno, per lo più concentrati nelle prime 2 ore. Successivamente, diventa meno importante riproporre al cliente lo stesso articolo, quanto piuttosto qualcosa di alternativo.
I tre criteri per "attivare" gli utenti: motivazione, facilità d'uso e stimoli. Ecco come interagiscono. #smxmilan pic.twitter.com/xLogajVY7u
— GO Digital (@godigitalit) November 12, 2015
Infine, merita sicuramente una menzione la discussione riguardo al futuro delle keyword e del link building. Nonostante i titoli d’effetto di alcune sessioni, come “Keywords are dead”, in realtà quello che è emerso è che entrambi questi aspetti SEO sono ancora vivi e vegeti e rappresentano componenti essenziali per acquisire visibilità online. Vanno però utilizzati con intelligenza, come elementi di un insieme che abbia come scopo principale la soddisfazione di chi visita un sito, tenendo anche presente che Google si sta impegnando duramente per combattere le pratiche SEO più deleterie, ovvero quelle che mirano a mettere in evidenza contenuti poveri e puramente commerciali.
Il link building non è morto, ma non ha più l'importanza che aveva una volta e deve essere spontaneo. #smxmilan pic.twitter.com/WMv4Mmtvuz
— GO Digital (@godigitalit) November 13, 2015
Questo è solo un assaggio di quanto emerso nel corso di tre giornate dense di contenuti, un appuntamento davvero imperdibile per tutti i professionisti del digital marketing, come testimoniato dall’eccezionale affluenza di esperi da tutto il mondo. Suggeriamo ai colleghi di tenere d’occhio il sito di SMX Milan per le prossime edizioni.