Sabre TTX e l’industria dei viaggi
Dietro ogni soggiorno e trasferta, che sia per vacanza o per lavoro, c’è un mondo di servizi che, idealmente, ci accompagna dalle fase di prenotazione fino al nostro rientro. È quel mondo dell’industria dei viaggi, in costante evoluzione, che Sabre Corporation sa raccontare bene come abbiamo avuto già modo di illustrare per i due eventi #SabreEnvision 2015 e #SabreEnvision 2016. Ora, per la precisione il 4 maggio 2017, il ciclo continua con Sabre Travel Technology Exchange, #SabreItalyTTX, mediante una formula più snella ma altrettanto densa di interventi, opinioni, analisi dei trend e delle tecnologie per l’industria dei viaggi.
#SabreItalyTTX @pestoverde introduce Marco Benincasa di @Sabre_Corp pic.twitter.com/VMsbezgaQc
— Massimo Allievi (@mallievi) May 4, 2017
Marco Benincasa, Regional Director Italy, France e Iberia di Sabre, ha aperto gli interventi sottolineando quali siano i quattro principi alla base dell’evento stesso: learn, meet, engage e inspiring. Soprattutto per l’ultimo principio, inspiring, è bastato portare l’esempio di quattro grandi aziende che già oggi hanno un grosso peso nell’industria dei viaggi per lasciare intendere che i prossimi anni, a partire da domani e non dopodomani come si potrebbe pensare, saranno ancora più ricchi di sfide e nuove avventure: Google con le pagine a caricamento iperveloce sul mobile, Google Pay sempre più diffuso e utilizzato, MasterCard e il riconoscimento degli utenti tramite selfie, Uber e i taxi… volanti!
#SabreItalyTTX Cos'hanno in comune Google, Uber, Amazon, Mastercard? #simplify #integrate #GoMobile
— marta dall'arche (@martadallarche) May 4, 2017
Olaf Slater, Director International Strategy & Innovation di Sabre, ha approfondito un tema che ha lasciato una fortissima impronta per tutta la durata dell’evento: la parola chiave è esperienza. L’esperienza provata durante un viaggio o un soggiorno è quell’elemento che, soggettivamente, ci lascia soddisfatti o meno ed è quindi proprio sull’esperienza, non sul prodotto, che l’industria dei viaggi deve essere capace di reinventarsi introducendo tutte le nuove tecnologie disponibili, come realtà virtuale, realtà aumentata e interfacce conversazionali via chat.
#SabreItalyTTX Mondo digitale e mondo reale: come farli convergere per creare esperienze? La tecnologia necessaria esiste già. #VR pic.twitter.com/vyzkNI1brO
— Massimo Allievi (@mallievi) May 4, 2017
Gli interventi sono proseguiti con Graziano Cavallo, Marketing, Communications & eCommerce Director di NH Hotel Group. Anche in questo caso il filo conduttore è stata l’esperienza, soprattutto per quanto riguarda la fase dell’ospitalità del viaggio. È indispensabile che l’industria dei viaggi di oggi sia in grado di raccontare l’esperienza per riuscire a catturare l’attenzione dei potenziali clienti: non ci sono speranze per le aziende che non sanno fare storytelling. Un esempio eclatante è airbnb che, pur forte di un servizio unico nel suo genere, si sta sempre di più spostando verso la vendita di una “esperienza”.
#SabreItalyTTX Se aziende non sono in grado di raccontare storie e di coinvolgere i clienti, la loro attenzione viene meno #storytelling pic.twitter.com/4CfUi1Ccpr
— Massimo Allievi (@mallievi) May 4, 2017
Il concetto di esperienza si ritrova anche nell’intervento di Cristina Ziliani, Direttrice dell’Osservatorio Fedeltà dell’Università di Parma. In particolare, oggi per occuparsi di fedeltà del cliente è indispensabile progettare servizi utili per chi ne usufruisce e che garantiscano un’esperienza di qualità. Non sono più sufficienti i “programmi fedeltà” degli anni 80 e le più evolute soluzioni CRM ancora in voga fino a poco tempo fa. Bisogna invece sfruttare tutte le potenzialità del digitale per pensare in ottica mobile, cercare di capire il cliente costantemente connesso e gestire il marketing in base ai preziosi, ma spesso ancora ignorati, insight sui clienti.
#SabreItalyTTX Quello che conta è l'esperienza, non come il prodotto è costruito. Si deve progettare partendo dall'esperienza! @Oss_Fedelta pic.twitter.com/aDeU48rJvb
— Massimo Allievi (@mallievi) May 4, 2017
Per finire, è stato assegnato a Daniela Mastropasqua, Industry Lead CE&CC Travel & Hospitality di GfK, il compito di chiarire le idee su come orientarsi tra i nuovi profili dei potenziali clienti. Il segnale forte e dirompente è che non ha più senso la categorizzazione in base all’età: boomers, generazione X, Y e Z sono definizioni non più utili, l’età non è più un fattore discriminante. Bisogna invece ragionare in “cluster” in base alle attitudini, è dall’intersezione tra gruppi di persone con diverse caratteristiche comportamentali che si possono definire tipi specifici di potenziali clienti. Così accade che, per GfK, in Italia il 15% della popolazione appartiene al cluster dei LEC, i Leading Edge Consumer: sono early adopter, influencer e appassionati.
#SabreItalyTTX Non ha più senso definire gli shopper in base all'età. Ora ci sono LEC, Leading Edge Consumers. @ADMastrop @GfK_Italia pic.twitter.com/nWRvTXVQXS
— Massimo Allievi (@mallievi) May 4, 2017
Per avere un’idea dei numerosi altri argomenti trattati durante il Sabre Travel Technology Exchange, si può dare un’occhiata, qui di seguito, a un Momento di Twitter realizzato con i contributi raccolti durante gli interventi.