Facebook e il futuro dei contenuti

Regole e dogmi hanno senso per i contenuti da condividere sui social network?
Su Facebook si deve tenere un certo atteggiamento e stile di comunicazione. Su Twitter un altro, visto il limite dei 140 caratteri. Usi gli hashtag su Facebook? Ma no, non servono e “stanno male”. Non pubblichi più nulla sul tuo blog aziendale e affidi tutto direttamente a Facebook? Sbagliato, i social sono solamente un canale, un veicolo, i tuoi preziosi contenuti devono risiedere altrove.
Ecco alcuni dei “dogmi” dei moderni tempi digitali, prendendo in considerazione solamente due dei social network più diffusi, ripetuti più o meno in queste forme da chiunque si occupi in modo serio e professionale di comunicazione su Internet e affini. Peccato, però, che il mondo digitale, in particolare proprio quello della comunicazione di contenuti, sia in continuo divenire e tutto possa cambiare da un giorno all’altro. L’unica, vera, affidabile e comprovata regola che si dovrebbe seguire è un’altra: i dogmi non esistono. Se esistono, hanno vita breve. Bisogna continuare ad aggiornarsi, tenere gli occhi aperti, modificare la rotta.
Parliamo per esempio della questione hashtag che, secondo alcuni, sono inutili e fanno brutta figura su Facebook, ne avevamo già accennato qualche tempo fa, qui. Ora la questione torna alla ribalta: in occasione di particolari eventi, quando si esegue una ricerca au Facebook, determinati post vengono messi in evidenza facendo risaltare l’hashtag che identifica l’argomento di tendenza. Segno che nel motore del social network di Zuckerberg, anche nella versione italiana, le “rotelle” dedicate all’analisi degli hashtag girano sempre di più, con risvolti che vedremo solo nei prossimi mesi. È quindi consigliabile utilizzare sempre gli hashtag, ovviamente senza esagerare e comunque taggando parole di una certa rilevanza rispetto all’argomento trattato e alle tendenze del momento.
Rimaniamo sul tema Facebook per altre due importanti novità introdotte all’F8, la Facebook Developer Conference, https://fbf8.com. La prima riguarda l’offerta del social network, rivolta a importanti testate giornalistiche online, di ospitare direttamente su Facebook i contenuti delle news, quindi senza più link e rimandi al sito della testata. La motivazione è aumentare il più possibile la velocità di fruizione dei contenuti, non sempre eccellente soprattutto da mobile nel momento in cui da Facebook si esce per raggiungere i contenuti pubblicati su altri siti. Alle testate verrebbe poi garantita una percentuale sulla pubblicità veicolata dal social network. La seconda novità riguarda i video caricati su pagine e account. Tra le opzioni di condivisione è infatti ora disponibile quella per “embeddare” il video, insieme al player di Facebook, su un altro sito, proprio come da tempo è possibile con YouTube. Anche in questo caso, la mossa ha lo scopo evidente di trasformare il social network da puro canale di condivisione dei contenuti a contenitore.
Perché tutto questo? Perché i media cambiano, sia quelli tradizionali sia quelli digital. Ma i contenuti, le informazioni di qualità, continuano a essere il vero valore di chi deve comunicare, sia perché attraggono lettori, sia perché sono il principale veicolo di marketing, almeno quello attuale. Quindi Facebook, se vuole guardare ai prossimi 10 anni a testa alta, deve concentrare la propria attenzione sui contenuti e non solo sui mezzi di condivisione.
Tu che stai leggendo: produci contenuti riguardanti la tua attività professionale, la tua azienda o anche solamente la tua passione? Come li distribuisci? Dove li pubblichi? Ti piacerebbe una soluzione alternativa, moderna e chiara, per raggiungere il più ampio numero di lettori possibile e soprattutto misurare il grado di penetrazione, di interazione, di gradimento? Faccelo sapere, i nostri contatti sono qui.