Il nuovo MacBook e la primavera di Apple
Lunedì 9 marzo, evento Spring forward di Apple in diretta streaming mondiale: tutti aspettavamo notizie su Watch, lo smartwatch che dovrebbe rivoluzionare un settore di cui analisti ed esperti dicono ogni giorno tutto e il contrario di tutto. Le tanto sospirate notizie e conferme di quanto già mostrato al precedente evento sono arrivate: autonomia di 18 ore, gamma vastissima, design e materiali unici, così come è unico il prezzo della versione Edition in oro che parte da 10.000 dollari. Questi e altri dettagli ci hanno tenuto con il fiato sospeso per un bel po’ di minuti e una piccola delusione è poi arrivata: l’Italia non è inclusa nella prima fase di distribuzione di Watch, che sarà disponibile dal 24 aprile in Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti.
Detto questo, il vero protagonista del keynote non è stato Watch, ma un “eroe” di sempre che torna più agguerrito e più rinnovato che mai: il MacBook. Sottilissimo, poco più di 13 millimetri. Leggerissimo, appena 900 grammi. Con una scheda madre miniaturizzata e senza ventole. Con tutto lo spazio interno occupato da batterie “a strati” di nuova generazione, per un’autonomia di 9 ore. Senza porte: una sola USB-C serve per l’alimentatore e, tramite adattatori, per accessori USB e per il segnale video. Con uno schermo retina da 12 pollici, tastiera ampia dotata di meccanismi “a farfalla” per occupare meno spazio, trackpad sensibile a più livelli di pressione e senza parti meccaniche in movimento. Disponibile in tre colorazioni, proprio come l’iPhone: argento, oro e grigio siderale. Ci sono però dei “ma” e dei “se”. I “se” riguardano l’unica porta a disposizione, che costringe a ricorrere ad adattatori e hub anche solo per collegare, ad esempio, una chiave USB. I “ma” riguardano la webcam FaceTime che ha una risoluzione solamente di 480p e riguardano soprattutto il processore Intel Core M dual-core, non certo eccellente per le prestazioni. Eppure il nuovo MacBook è “bello” in tutti i sensi, ancora una volta ha fascino e si intuisce che sarà di ispirazione per tutti gli altri Mac e non Mac dei prossimi anni.
Periodicamente Apple lancia nuovi prodotti che sono avanti nel tempo, più avanti della tecnologia e delle esigenze attuali. Il nuovo MacBook sembra appartenere proprio a tale categoria: possiamo immaginare che la questione delle prestazioni sarà ben diversa anche solamente tra un anno, quando arriveranno i nuovi processori. Ancora, andiamo verso una vita sempre più wireless per accessori e trasferimento dati, quindi il fatto di avere una sola porta di comunicazione per fare tutto potrebbe poi non essere più un problema.
Il nuovo MacBook sarà disponibile dal 10 aprile. Mentre aspettiamo di poterlo toccare con mano, accontentiamoci di rivedere il keynote di presentazione all’indirizzo www.apple.com/live/2015-mar-event/