Pubblicità: qual è la strada giusta?
Con la diversificazione offerta dai nuovi media, per le aziende diventa sempre più difficile scegliere come investire il proprio budget pubblicitario. Ecco alcune indicazioni utili per non fare errori.
Che un’azienda stia attraversando un momento di particolare fortuna e voglia approfittarne per consolidare la posizione o che debba fronteggiare un periodo di crisi, la pubblicità rimane una componente indispensabile dell’attività commerciale. Fino a pochi anni fa, la scelta era relativamente semplice: TV e radio per chi poteva permettersi budget elevati, riviste e giornali per contenere i costi, con l’aggiunta della pubblicità “fisica”, dai volantini ai manifesti, dalle fiere agli eventi, utile soprattutto per attività legate al territorio. Oggi il mondo digitale ha spalancato le porte a una miriade di nuove forme di comunicazione, spesso più convenienti ed efficaci, a patto però di saperle sfruttare adeguatamente.
Le diverse forme di pubblicità
Per avere una panoramica più esaustiva sulle varie categorie di pubblicità che si possono utilizzare, rimandiamo a una serie di articoli specifici già pubblicati:
La pubblicità tradizionale:
– TV, radio e giornali
– Riviste (classiche e digitali)
– Viral e Guerrilla marketing
La pubblicità online:
– Pubblicità Web
– Newsletter e DEM
– Social network
– Siti Web, SEO e SEM
Le nuove forme di pubblicità:
– Cataloghi digitali
– Affiliazione
– Content marketing
La guerra del marketing
Promuovere un’azienda non è diverso dal combattere una battaglia: ci sono obiettivi (i clienti), nemici (i concorrenti), munizioni (gli investimenti pubblicitari) e territori da presidiare (i media). Un errore comune è quello di affidare ciascun aspetto della comunicazione a un referente diverso, specializzato nel proprio settore, senza una strategia completa a monte. È come se le varie unità del proprio esercito agissero autonomamente, decidendo cosa fare soltanto in base alle proprie caratteristiche e perseguendo obiettivi limitati. Si viene così a perdere il vantaggio di poter orchestrare operazioni complesse, in cui ogni elemento contribuisca a un piano di ampio respiro. Questo è vero a maggior ragione in ambito digitale, dove i vari componenti possono interagire per uno scopo comune. Invece, è fin troppo comune trovare pagine Facebook che puntano unicamente ad aumentare il numero di Like, cataloghi digitali che fanno sfoggio di effetti speciali al solo fine di stupire, siti Internet progettati per il design più che per la funzionalità e contenuti interessanti che non vengono sfruttati adeguatamente.
I costi del fai da te
Una percezione comune di molte aziende, indipendentemente dalle dimensioni, è che la pubblicità online si possa fare “in casa” e senza spese, soprattutto quando si parla di social media. Benché la partecipazione diretta nella scelta e nella realizzazione dei contenuti sia più che auspicabile, l’improvvisazione può dare risultati non solo scarsi, ma addirittura controproducenti. Di casi celebri ce ne sono numerosi, a cominciare dall’immagine pornografica pubblicata su Twitter da US Airways, a causa di un errore umano, la foto dal tono pesantemente (anche se si spera involontariamente) razzista pubblicata da Home Depot o l’uso da parte dell’aeroporto di London Luton di un incidente aereo, che aveva causato la morte di un ragazzo di 6 anni, per una pubblicità “divertente”. Anche senza arrivare a questi estremi, ci sono errori molto più comuni e banali, che vengono commessi ogni giorno dalla maggior parte delle aziende sui social, per esempio il fatto di usare le varie piattaforme come se fossero tutte uguali e trattarle come semplici vetrine.
Strategia, tecnologia, contenuti
Affinché la pubblicità aziendale sia realmente efficace, sono necessari tre ingredienti principali: una strategia comune chiara, che faccia interagire nel modo più efficiente tutti gli strumenti di promozione, la conoscenza tecnica delle varie piattaforme e la capacità di generare contenuti in grado di attirare e coinvolgere i potenziali clienti. GO Digital, grazie a un’esperienza più che ventennale nel campo della comunicazione e della tecnologia, è in grado di offrire tutto questo alle aziende e di pianificare operazioni di marketing volte a massimizzare gli effetti con la minima spesa, identificando per ogni realtà i mezzi più idonei e convenienti.