Un server tutto per te? Si chiama NAS!
C’è una categoria di prodotti che esiste da un bel po’ di anni e che, ingiustamente, ancora oggi è indicata con lo stesso nome d’origine. Ci stiamo riferendo ai NAS, Network Attached Storage, o “dischi di rete” in italiano: sistemi di archiviazione dei dati, in principio nati soprattutto per le aziende, condivisi all’interno di una rete locale. Ancora oggi vengono chiamati NAS, eppure possono svolgere una così vasta gamma di compiti e azioni, in modo automatico e indipendente oppure a supporto di computer, smartphone e tablet, che sono paragonabili senza problemi a piccoli e potenti server e non più a “scatole” il cui unico compito è memorizzare bit e byte.
Da tempo accessibili a tutti e non più solamente agli ambienti di lavoro, sia per dimensioni e facilità di gestione sia per i costi, i NAS si stanno lentamente insediando nelle nostre case. Lentamente perché, ne siamo sicuri, non è così facile comprenderne subito le potenzialità, non è così facile da parte dei rivenditori far capire quanto può essere utile un NAS in casa e, diciamo la verità, anche perché i produttori di NAS non si sforzano più di tanto nel realizzare dispositivi belli da vedere e da piazzare dove preferiamo. Detto questo, i produttori di NAS che non sono più… solo NAS, si contano sulle dita di una sola mano, anzi diciamo pure che bastano due dita. Uno di questi è sicuramente Synology, di cui abbiamo seguito gli ultimi annunci e le novità di prodotto qui e qui. Tra le novità appena lanciate per il 2016 c’è il NAS DS216play che abbiamo avuto modo di provare a fondo nelle ultime settimane.
- Quattro led frontali indicano lo stato generale, della LAN e dei due dischi interni.
- Alla porta LAN si affiancano una USB 2 e una USB 3 per dischi esterni, stampanti e adattatori Wi-Fi.
Cosa contraddistingue il DS216play da tutti gli altri modelli analoghi di Synology, tra i quali possiamo scegliere quello più indicato per le nostre esigenze a partire dal sito ufficiale? Ce lo suggerisce il nome stesso. Quel “play” finale, infatti, indica che le caratteristiche hardware e le funzionalità software sono messe a punto per la gestione dei contenuti audio e video in alta risoluzione, con la transcodifica video in tempo reale a 1080p H264 e 4K H265. In pratica consente la gestione di file video in altissima risoluzione e la riproduzione degli stessi su qualsiasi dispositivo eseguendo la conversione della risoluzione, quando necessario, durante la visione stessa. Il tutto è reso possibile dal sistema operativo DiskStation Manager, o DSM, tramite il quale installare a colpi di mouse i pacchetti software che preferiamo: Video Station, per esempio, proprio per la gestione dell’archivio video e lo streaming verso computer, smartphone, tablet e Smart TV compatibili.

La configurazione e l’installazione di software aggiuntivo sono operazioni immediate grazie al DiskStation Manager che, preso, arriverà alla versione 6.0.
Al di là delle funzioni messe a disposizione dal software, DS216play è in grado di fare quello che fa grazie a un “motore”, sotto il cofano, di tutto rispetto. Al processore STM dual core funzionante a 1,5 GHz, con 1 GB di RAM DDR3, si affianca l’hardware dedicato alla transcodifica dei video. I vani per ospitare i dischi fissi da 3,5 pollici sono due, con collegamento SATA III, per un massimo di 16 TB di spazio se si utilizzano due dischi, da 8 TB ciascuno, configurati in RAID 0. Non dobbiamo lasciarci intimorire da tali specifiche tecniche: in realtà basta seguire le istruzioni di una breve guida rapida in dotazione per montare i dischi all’interno del NAS, collegarlo alla rete, avviarne il riconoscimento tramite un computer e proseguire con l’installazione del sistema operativo. Anche la migrazione da un altro NAS Synology è questione di pochi attimi, senza perdita di dati. Se proprio siamo titubanti, sul sito di Synology si trovano ottime guide video che illustrano, passo passo, come completare le operazioni più comuni.

L’installazione del sistema operativo, così come la migrazione da un altro NAS Synology, avviene sempre tramite browser.
Non dobbiamo credere che un NAS con la parola “play” nel nome sia utilizzabile solamente per gestire audio, foto e video. La potenza dell’hardware a disposizione e la versatilità del software consentono di svolgere qualsiasi compito di archiviazione, backup e condivisione di ogni altro NAS Synology della stessa categoria. Il prezzo di 262,30 euro IVA inclusa potrebbe sembrare elevato, ma le prestazioni offerte sono veramente degne di nota. Altrettanto non si può dire per i materiali plastici del case e per l’estetica. Tutto è votato alla funzionalità, ma, come del resto qualsiasi altro NAS, non si tratta di un accessorio da tenere in bella mostra nel salotto o nel proprio studio. Certo è che fa bene il proprio dovere, in modo assolutamente silenzioso e consumando appena 15 Watt quando è in funzione, per scendere a 6,8 Watt con i dischi in sospensione. Sarà ancora più interessante vederlo all’opera con il nuovo DiskStation Manager 6.0, attualmente in beta, la cui versione definitiva arriverà nei prossimi mesi.
#Synology arriva in ottobre la beta di #DSM 6.0 pic.twitter.com/M6t8CjYQ3o
— GO Digital (@godigitalit) September 24, 2015